Ringraziamo tutte le associazioni ed i sindacati presenti all’ultimo incontro di ieri organizzato dal Comitato “Verso la Fondazione di Comunità di Benevento”.
In un percorso lungo 5 anni e 2 mesi dal lancio pubblico abbiamo posto le basi di una nuova Fondazione verso un cammino improntato sulla progettazione territoriale, partecipata e condivisa, possibile grazie al grande riscontro di tutti i sostenitori e donatori del territorio.
Il dono, in quanto meccanismo di partecipazione politica, democratica e sociale, finalizzato non ad un’attività filantropica tradizionale di assistenza ai bisognosi ma di costruzione di sviluppo locale, è uno dei principi per la realizzazione di questo progetto. Una semplice azione trasformata in azione sociale improntata verso lo sviluppo territoriale.
Oggi è il momento in cui dobbiamo ripensare al nostro modo di stare insieme con nuove forme di collaborazione, è il momento di unire tutta la comunità per poter creare una rete solida e funzionale.
La Fondazione crea rete con le altre realtà locali che agiscono nella stessa direzione, formando una comunità improntata al cambiamento per creare economie consolidate di sistema.
Con l’ultimo incontro abbiamo ragionato sull’attuale sistema locale del lavoro beneventano grazie agli interventi di Nicola La Peccerella, Presidente del Comitato “Verso la Fondazione di Comunità Benevento” e Angelo Moretti, Vice Presidente del Comitato “Verso la Fondazione di Comunità Benevento”; alla presenza di Luciano Valle, Segretario provinciale CGIL; Davide Minicozzi, Delegato Provinciale Coldiretti Giovani Impresa; Carmine Fusco, Presidente provinciale CIA; Maria Cristina Aceto, Direttrice CSV Sannio Irpinia; Ettore Rossi, Donatore; Giuseppe Massafra, Segretario confederale CGIL nazionale.
Abbiamo riflettuto sull’ importanza della collaborazione tra i sindacati ed una fondazione per l’innovazione del mondo del lavoro, per costruire insieme una progettazione territoriale condivisa e partecipata.
Nel suo intervento, il Delegato Provinciale Coldiretti Giovani Impresa, Davide Minicozzi, ha sottolineato il valore del lavorare verso le comunità, non per risolvere i problemi attuali, ma per dare una visione nuova al territorio e una nuova progettualità che vada nella direzione dei lavoratori con una ricaduta economica.
Come sostenuto da Carmine Fusco, Presidente provinciale CIA : “Questa Fondazione potrà essere un trampolino di lancio per il territorio, per attrarre aziende che possano investire, creare occupazione e posti di lavoro”.
Bisogna prevenire lo stato di disoccupazione, l’aumento dell’abbandono dei giovani beneventani e promuovere ed ascoltare i bisogni lavorativi del territorio.
“La Fondazione – ha affermato Ettore Rossi – può svolgere un accompagnamento generativo per i nostri giovani che sono propensi proprio all’imprenditorialità ed all’auto imprenditorialità ovvero; alimentare il loro desiderio di realizzazione, aiutarli a mettere al mondo delle iniziative, prendersi cura insieme del loro progetto e successivamente lasciarli andare verso il proprio futuro”.
Grande anche il contributo e l’entusiasmo manifestato da Maria Cristina Aceto, Direttrice CSV Sannio Irpinia, che ha aderito convintamente all’iniziativa.
Importanti i temi affrontati dai rappresentati della CGIL, il Segretario confederale CGIL nazionale, Giuseppe Massafra ed il Segretario provinciale CGIL, Luciano Valle, che hanno improntato il focus del loro intervento sulle problematiche causate in Europa dalla crisi internazionale, trattando la protezione economica-sociale e la necessità di trasformare il modello di sviluppo sacrificato al mercato in un modello di sviluppo ambientale, sostenibile e sociale, unica direzione possibile verso il futuro. Massafra ha affermato difatti che “ Una società sacrificata al mercato è una società individualista, che ha spostato gli interessi circoscrivendoli in ambiti troppo ristretti. Bisogna dunque recuperare uno spirito collettivo che rimetta insieme interessi, anche diversi, che possano coincidere nel raggiungimento degli stessi obiettivi.”
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